Giustizia per Denise Pipitone: Piera Maggio si oppone all’archiviazione del caso

Denise Pipitone, un nome che rimarrà nel cuore di tutti noi. La vicenda riguardante la bambina scomparsa da Mazara del Vallo il 1 Settembre del 2004, che da pochi giorni avrebbe compiuto 21 anni, rimane un mistero. 

In attesa  del  23 Novembre giorno in cui si svolgerà l’udienza davanti al gip per decidere se archiviare o meno le nuove indagini,  che riguardano l’ ex moglie del padre di Denise, Anna Corona, processata e assolta dall’accusa di rapimento di minore, la sorellastra Jessica Pulizzi e Giuseppe della Chiave, nipote del testimone che avrebbe visto la bambina il giorno della sua scomparsa. Indagini che riguardano nuove intercettazioni tra Anna Corona e la figlia Alice, “”Vuoi sapere chi è stato quella volta? Io e Giuseppe”. E su questo, punta l’opposizione alla richiesta dell’archiviazione.

Nei giorni scorsi, Piera Maggio e Pietro Pulizzi hanno presentato richiesta di opposizione all’archiviazione. Lo scorso 14 Novembre in tanti sono scesi in piazza a Roma per protestare contro l’archiviazione delle nuove indagini.

“Quando noi diciamo no all’archiviazione, diciamo che non va messa una pietra sopra sulla vicenda di Denise. Mia figlia merita giustizia e verità.Abbiamo sempre chiesto giustizi, ma soprattutto la verità l’ho chiesta sempre, non solo oggi.Abbiamo sempre detto Denise è la figlia di tutti gli italiani. Per noi questa è una forza in più per andare avanti e poter fare in modo che Denise non vada dimenticata.”Mia figlia va cercata. Non è giusto che la verità non emerga e che colpevoli siano liberi di girare tranquillamente. Non ho mai perso la fiducia nella giustizia italiana, così come non ho perso la speranza di riabbracciare mia figlia”, ha detto Piera Maggio.