Agguato a Napoli nelle vicinanze di una scuola. Morti padre e figlio

Agguato a Napoli nelle vicinanze di una scuola. Morti padre e figlio

Un morto e un ferito a San Giovanni a Teduccio nei pressi di Napoli. Riesplode la guerra fra clan della camorra

Di Marica Lamberti

La corsa per precedere il suono della campanella diventa fuga dalla scuola.
Poco prima delle 9.00 di ieri mattina, l’istituto Vittorino Feltre ha assistito all’ennesima atrocità camorristica di una zona -come quella del rione Villa a San Giovanni a Teduccio- non nuova ad aggressioni di criminalità organizzata.
Freddato da una scarica di proiettili, il 57enne Luigi Mignano è stato colpito mortalmente da due sicari a bordo di uno scooter che hanno gambizzato il figlio Pasquale, attualmente ricoverato.
Le indagini in corso rivelano essere proprio quest’ultimo il bersaglio mancato all’agguato consumato tra Via Sorrento e Via Ravello, che ha visto coinvolto -fortunatamente illeso- anche Luigi di 4 anni, nipote della vittima.
L’omicidio di Luigi Mignano, colpevole di precedenti di estorsione, droga e 416 bis (reato di associazione di tipo mafioso), egemone della zona e da tempo in guerra con il clan Mazzarella per il predominio su San Giovanni a Teduccio -già scenario delle ‘stese’ della camorra (esplosione di colpi di pistola lungo le strade a scopo intimidatorio)-, getta la comunità in pasto al terrore e alle richieste di tutela: “Cosa dico ai miei alunni? -Tuona la preside Valeria Pirone- Dopo quello che è successo, non sappiamo cosa ci possiamo aspettare. Noi abbiamo bisogno di protezione!”.
Il Primo Cittadino di Napoli Luigi De Magistris calca la mano sul potenziamento della sicurezza: “Di fronte ad attentati di questo tipo, la domanda che bisogna fare allo stato è chiedere più forze di polizia”.
E se Padre Modesto Bravaccino parroco della zona, sembra abbia rilevato un ‘miglioramento’ rispetto ad un anno fa: “Si è sparato tanto, ma nessun omicidio”, il presidente della Commissione parlamentare antimafia, senatore Nicola Morra afferma a chiare lettere “inaccettabile che questi fatti accompagnino la vita di tanti napoletani onesti”.

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