Bye bye Unione europea. Dalla mezzanotte scatta la Brexit

Bye bye Unione europea. Dalla mezzanotte scatta la Brexit

Il divorzio effettivo ci sarà il 31 dicembre 2020 ma da subito via i vessilli europei dai templi del potere britannico. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen assicura: "Appartenere all'Ue conta. L'isolamento non dà la forza"

E’ arrivato il momento della Brexit. Sui giornali inglesi non si fa altro che parlare di questo. Dalla mezzanotte la Gran Bretagna dirà ufficialmente addio all’Unione Europea. A più di tre anni e mezzo dalla vittoria del Leave al referendum del 2016, Londra e Ue sono pronte a separarsi.

Cosa cambia? Per il momento poco dato verrà mantenuto lo status quo per almeno altri 11 mesi in attesa di negoziare i nuovi parametri delle relazioni future in materia di pesca, sicurezza, condivisione dei dati e commercio globale di beni e servizi. Si tratta quindi di un distacco soft, in attesa del divorzio effettivo fissato al momento per il 31 dicembre 2020. Durante la fase transitoria Londra sarà ancora soggetta alle leggi e alle norme europee, non avrà diritti di voto e sarà autorizzata a sviluppare nuovi accordi commerciali con altri paesi del mondo. Se le parti non riusciranno a trovare un’intesa entro la fine dell’anno, i loro rapporti inizieranno ad essere regolati sulla base delle norme dell’Organizzazione Mondiale del Commercio.

Fin da subito invece l’Unione avrà 66 milioni di cittadini in meno ed i simboli europei spariranno dai templi del potere britannico. Il Regno Unito torna essere Paese terzo, come era stato fino al 1973, e rinuncia nell’immediato a 73 deputati del Parlamento, lasciando liberi i seggi che saranno ridistribuiti in parte fra i vecchi membri Ue ed in parte saranno tenuti, 27 per la precisione, per i prossimi soci balcanici. Londra rinuncia poi al suo commissario europeo ed esce immediatamente dai vertici dei 27.

Vogliamo il miglior partenariato possibile col Regno Unito ma non sarà buono come l’appartenenza. Appartenere all’Ue conta. L’esperienza ci insegna che la forza non sta nello splendido isolamento, ma nella nostra unica unione – ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen (in foto). – Oggi non è la fine, è un inizio“.

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