Crisi post covid, bar e ristoranti con fatturati dimezzati di oltre la metà e tanti a rischio chiusura

Crisi post covid, bar e ristoranti con fatturati dimezzati di oltre la metà e tanti a rischio chiusura

In ginocchio bar e ristoranti a seguito della crisi post- covid che ha fatto registrare un calo di oltre la metà del fatturato e una grande crisi nel settore del turismo che hanno determinato il rischio della chiusura di tante attività

La crisi post-covid si fa sentire anche nel campo della ristorazione e dei bar, infatti 1 su 3 registra oltre la metà del calo del fatturato mentre quasi il 22 % temono la chiusura. Se la situazione dovesse continuare così o addirittura peggiorare, c’è chi già pensa alla riduzione del personale.

Questi dati, comunicati grazie ad un sondaggio realizzato da diverse imprese, dipendono quasi sicuramente dalla crisi del settore turistico, infatti mancano all’appello circa 11 milioni di visitatori ma anche smart working e lo svuotamento delle città.

Post- covid, la crisi travolge anche bar e ristoranti

Nello sconforto tante imprese, aziende ma anche bar e ristoranti a rischio chiusura, riduzione del fatturato e dipendenti in attesa della cassa integrazione e tanti altri a rischio disoccupazione.

Se pensiamo poi alla crisi del settore turistico e a tanti lavoratori costretti ancora a lavorare da casa tramite smart working, l’economia si trova sempre più in seria difficoltà.

Secondo i dati di un sondaggio realizzato da 300 imprese associate a Fiepet, la Federazione Italiana dei pubblici esercizi aderente a Confesercenti, vediamo che 1 su 3 ha un calo del fatturato di oltre la metà mentre 2 su 10 teme la chiusura. Difficoltà che dipendono sicuramente dalla crisi del settore turistico, con l’assenza di 11 milioni di turisti e 1,6 milioni di dipendenti ancora in smart working.

“La situazione è critica: le attività non possono durare a lungo in questo stato. È urgente trovare delle soluzioni. In primo luogo, dobbiamo rinforzare e prolungare le misure di sostegno per le imprese e per i lavoratori: il periodo di cassa integrazione sta per finire, e se la fase critica continuerà molti imprenditori saranno costretti a ridurre il numero dei dipendenti. La nostra proposta è di estendere anche alle attività di somministrazione gli sgravi contributivi già previsti per il turismo agli imprenditori che riassumono i dipendenti in cassa integrazione. Così si sostiene chi riapre e lo Stato avrà meno persone in cassa integrazione” ha affermato il Presidente di Fiepet Confesercenti, Giancarlo Banchieri.

 

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