Governo anticostituzionale, fra DPCM e misure restrittive

Governo anticostituzionale, fra DPCM e misure restrittive

Il premier Giuseppe Conte sta attuando misure totalmente anti-costituzionali nelle politiche da attuare relativamente all'emergenza sanitaria Coronavirus, oramai è un dato di fatto, infatti i DPCM ( come già denunciato durante il lockdown) reprimono le libertà ed i diritti fondamentali contenuti nella nostra Carta Costituzionale. Le denunce arrivano da Sabino Cassese fino al giurista di fama internazionale Ugo Mattei, che ha attivato lo strumento giuridico della Convenzione di Strasburgo come difesa per il popolo italiano

Sabino Cassese, presidente emerito della Corte Costituzionale si era prostrato contro lo stato d’emergenza e i relativi DPCM del presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte, affermando che erano totalmente anti-costituzionali. Come conferma di questa tesi arriva la sentenza del 3 Agosto 2020 del giudice di pace di Frosinone che dichiarerebbe nero su bianco che lo stato d’emergenza del 31 Gennaio, il lockdown e i DPCM sono totalmente in contrasto con la nostra sacrosanta Carta Costituzionale.

Infatti secondo questa sentenza, l’obbligo di rimanere in caso all’interno del proprio domicilio è avvenuto senza un’adeguata copertura legislativa e costituzionale. Il caso pratico che è stato analizzato è quello di un cittadino che ha ricevuto diverse sanzioni amministrative per violazione del divieto di spostamento, il giudice in sede di ricorso ha annullato le multe e qui la situazione si fa nettamente più chiara dal punto di vista giuridico. Questa sentenza demolisce l’impianto normativo attuato dal governo, in quanto lo stesso “stato d’emergenza” è applicabile solamente in gravi casi di calamità naturali ma nella fattispecie giuridica della norma in esame non è menzionato in alcun modo il caso sanitario. Quindi la pandemia di Coronavirus non giustificherebbe lo “stato d’emergenza” di Giuseppe Conte e del suo Consiglio dei Ministri già varato il 31 Gennaio 2020 che richiama una norma che il giudice ritiene inapplicabile.

L’unica ipotesi giuridica nella quale l’esecutivo può adottare poteri straordinari è quella dello stato di guerra che non coincide con l’attuale situazione socio-sanitaria. Di conseguenza l’esecutivo Conte II non aveva il potere di poter emanare lo stato d’emergenza nazionale e quindi la delibera del Consiglio Dei Ministri del 31 Gennaio 2020 è totalmente illegittima. I DPCM ( Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri) oltre ad essere illegittimi sono anche anticostituzionali, in quanto il premier avrebbe dovuto operare con gli strumenti normativi previsti negli articoli 76 e 77 della Costituzione ( Decreto Legge e Decreto Legislativo), ma gli stessi DPCM sono atti amministrativi che nella gerarchia delle fonti sono di rango inferiore alla legge ordinaria che alla fonte super-primaria, ovvero la stessa Costituzione.

L’obbligo di permanenza domiciliare è una totale restrizione della libertà personale, inoltre secondo il giudice non si può nemmeno accogliere la tesi di restrizione alla libertà di circolazione per motivi sanitari prevista all’articolo 16 della Costituzione ma che nella fattispecie descritta di tale norma non parla di “obbligo a rimanere nel proprio domicilio”. Le multe per la violazione delle “cosiddette regole” tanto amate dai fanatici del lockdown sarebbero automaticamente nulle per questi motivi giuridici, la sentenza del giudice di Frosinone potrebbe essere addirittura Giurisprudenza se altri magistrati seguissero il suo comportamento.

Categorie
TAGS
Condividi

Commenti

WordPress (0)