Indonesia, protesta a Papua. 27 i morti

Indonesia, protesta a Papua. 27 i morti

Decine di persone sono rimaste ferite negli incendi appiccati nella città di Wamena ad uffici governativi, negozi, case ed automobili. A scatenare la folla un presunto insulto razzista di un insegnante verso uno studente. La polizia dice che l'offesa è una bufala

Sono almeno 27 le persone morte per i violenti scontri scoppiati ieri nella provincia di Papua, in Indonesia, a causa di presunti insulti razzisti di un insegnante nei confronti di un ragazzo (la foto è ripresa dall’ANSA).

Numerosi incendi sono stati appiccati ad uffici, negozi, case, automobili da manifestanti inferociti nella città di Wamena. A scatenare la folla sarebbe stato l’insulto “scimmia” che sarebbe stato pronunciato da un insegnante nei confronti di uno studente della popolazione indigena di Papua, di etnia e lingua diversa rispetto a quella maggioritaria giavanese, la cui immigrazione nella provincia è stata incoraggiata per decenni dalle autorità. ​

La polizia locale ha definito la notizia dell’insulto una bufala ed ha fatto sapere di aver arrestato almeno 700 persone.

Decine di persone sono rimaste ferite negli scontri.

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