Insulti omofobi. Condannato Rana, rampollo dei tortellini

Insulti omofobi. Condannato Rana, rampollo dei tortellini

Dare pubblicamente e ripetutamente "del finocchio" ha arrecato "concreto e grave pregiudizio alla dignità del lavoratore, nel luogo di lavoro, al suo onore e alla sua reputazione"

Dare pubblicamente e ripetutamente “del finocchio” ha arrecato “concreto e grave pregiudizio alla dignità del lavoratore, nel luogo di lavoro, al suo onore e alla sua reputazione”: è la tesi con la quale la Cassazione ha respinto il ricorso di Gian Luca Rana, amministratore delegato del pastificio creato da Giovanni Rana, contro la sentenza, prima del Tribunale di Verona e poi della Corte d’Appello, che lo avevano condannato a risarcire un ex dirigente dell’azienda.

Secondo i giudici della Suprema Corte, tra il 2001 e il 2007 Rana ha pronunciato, come riporta il Gazzettino, “ripetute offese” sulla presunta omosessualità del dirigente, il quale è stato stato sistematicamente apostrofato con il termine “finocchio”, come testimoniato da alcuni colleghi. Dopo la fine del rapporto di lavoro, il manager ha lamentato uno “stato di ansia e di stress” e “pregiudizio alla vita di relazione e alla dignità”.

Il Pastificio Rana tuttavia “ha sempre negato e continua a negare che il suo amministratore delegato Gian Luca Rana abbia mai rivolto appellativi omofobi al suo ex dirigente: infatti, già nel 2010 in primo grado, il tribunale ha escluso qualsiasi condotta o atteggiamento persecutorio omofobo in capo all’azienda”: lo sostiene l’azienda fondata da Giovanni Rana in relazione alla decisione della Cassazione sulle accuse di omofobia mosse da un ex dipendente al figlio del patron.

Categorie
TAGS
Condividi

Commenti

WordPress (0)