L’estate romana alla Casa del Jazz: una stagione di grandi protagonisti e musica indimenticabile

L’estate della Casa del Jazz di Roma sarà contraddistinta da una rassegna musicale fatta di grandi protagonisti e opere indimenticabili, presentata in conferenza stampa il 4 giugno e che inizierà il 24 per concludersi il 1° agosto con oltre 30 concerti.
La serie di eventi si terrà a Villa Osio, al civico 55 di Viale di Porta Ardeatina alle ore 21, in collaborazione con la Fondazione Musica per Roma e I Concerti nel parco, manifestazione ospitata per il quarto anno consecutivo e giunta alla ventinovesima edizione: all’interno di un parco solitario di fronte alle antiche mura infatti sarà possibile ascoltare tutto il jazz italiano ed internazionale, in una serie di performance particolarmente eclettiche e variegate.
Non a caso l’amministrazione del festival ha definito il nuovo programma estivo “un giro del mondo a ritmo di jazz, blues, soul, tango, swing, funk, acid jazz, musiche del Mediterraneo”, insomma, un crogiuolo di influenze artistiche provenienti da luoghi lontani tra loro.
Dunque, oltre alla presenza dei grandi autori della musica jazz – da Piazzolla a Clark, da Cammariere a Pieranunzi – la rassegna dimostra di possedere un occhio di riguardo per le nuove realtà musicali strettamente o anche parzialmente jazzistiche, così da andare incontro ai gusti di un pubblico sempre più esigente ma soprattutto ogni anno diverso.

 

I primi, imperdibili eventi

Il festival si aprirà la sera del 24 giugno con il Quinteto Astor Piazzolla, l’ensemble che da vent’anni porta il nome del compositore tentando di restituirne lo spirito e lo stile in modo efficace: effettivamente i 5 musicisti argentini hanno alle spalle una solida preparazione legata al tango, nonché una certa attenzione per lo swing.
Il secondo, imperdibile appuntamento, sarà con il leggendario chitarrista blues rocker Gary Clark Jr. che il giorno dopo presenterà nella capitale This Land, uno degli album più attesi del 2019: il suo stile, unico e inimitabile, spazia dal blues al jazz, dal soul al country.
Da non perdere poi, il 26 giugno, la messa in scena dello splendido atto unico di Leonard Bernstein Trouble in Tahiti, interpretato da un gruppo di musicisti dell’Orchestra Roma Sinfonietta (impegnata il 4 luglio in un evento dedicato a Gershwin), in cui spicca il trio jazz delle voci di Lucia Filaci, Carlo Putelli e Delio Caporale.
Un altro notevole evento si terrà il 6 luglio: la New Talents Jazz Orchestra diretta da Mario Corvini ospita il pianista Enrico Pieranunzi. È la prima volta in assoluto che in Italia si esegue un lavoro con questo musicista interamente dedicato alle sue composizioni e accompagnato da un’orchestra jazz di giovani talenti: l’opera diventerà un disco per la Parco della Musica Records.

 

Tanti spettacoli oltre il jazz

Fra gli eventi “prestati” all’universo jazz colpisce innanzitutto quello dei Cameristi del Maggio Musicale fiorentino, impegnati in una drammaturgia sonora del Piccolo Principe che andrà in scena in prima assoluta il 5 luglio alle ore 21, a cura degli attori Filippo Timi e Lucia Mascino e dei musicisti Teresa Azzaro, Lorenzo Fuoco e Andrea Tavani.
Inoltre la stagione 2019 non trascura neppure la musica popolare: il 12 luglio sarà proposta un’intera serata dal titolo Tarantarìa, ideata dalla Compagnia di danza Sciarabballo e accompagnata dai suoni e gli arrangiamenti originali dell’ ensemble Transumanze Popolari, a cura di Giovanni Tribuzio.
Dall’incontro del jazz con la musica classica e quella contemporanea avremo poi Rencontres Musicales, programma straordinario da Piazzolla a Giovanni Sollima e da Vivaldi a Richard Galliano eseguito in prima assoluta il 16 luglio dallo stesso Galliano, il flautista Massimo Mercelli e il quintetto dei Solisti Aquilani.
Dulcis in fundo l’Orchestra di Piazza Vittorio, impegnata nell’evento conclusivo con una serie di arie tratte dalle opere Il Flauto Magico e il Don Giovanni di Mozart, la Carmen di Bizet e molte altre che, negli ultimi dieci anni di attività, sono state elaborate, reinterpretate e fatte proprie insieme all’esecuzione di autori “nuovi” come Giuseppe Verdi e Kurt Weill.
Buona estate all’insegna del jazz e non solo, per tutti gusti di un pubblico mondiale.

 

Sopra: il cartellone del festival 2019.

 

Giulia Dettori Monna

 

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