Terremoto di magnitudo 3.6 nei pressi di Roma: tanta paura e gente in strada

Terremoto di magnitudo 3.6 nei pressi di Roma: tanta paura e gente in strada

L'epicentro è stato individuato a nord-est di Colonna a 9 km di profondità. Crepe e danni in appartamenti e nella casa parrocchiale. Scuole chiuse per controlli

Paura a Roma per la forte scossa di terremoto avvertita ieri sera alle 22.43. La scossa era di magnitudo 3,6 e l’epicentro è stato individuato a nord-est di Colonna a una profondità di 9 km, nella zona dei Castelli Romani, nei pressi della Capitale. Si è sentita in particolare a Tivoli e Guidonia, Gallicano, Zagarolo e Monte Compatri. Proprio da Gallicano è partita una seconda, lieve, scossa un’ora dopo di magnitudo 1,6.

Il terremoto, durato circa 40 secondi, è stato avvertito distintamente anche in alcune zone del litorale romano, tra Ostia e Fiumicino. Molte le segnalazioni sui social network. Tantissime persone spaventate sono scese in strada ed hanno cominciato a chiamare all’impazzata il 112 più che altro per avere informazioni.

La notizia del sisma ha raggiunto Virginia Raggi mentre stava assistendo al concerto per i 60 anni di carriera di Ennio Morricone. Dopo le prime informazioni e l’avvio delle procedure di emergenza, la sindaca ha atteso un report dettagliato e non sembrano esserci stati grossi danni o feriti. È regolarmente in funzione la linea C della metropolitana che, dopo la scossa, è rimasta ferma per controlli. Il monitoraggio degli edifici scolastici ha portato alla chiusura di alcuni nidi, tutti nell’XI municipio (Portuense). Si tratta dell’Aquilone Blu, Corviale, Liro d’Oro, Irlandesi, Scarabocchio, dove si procederà con ulteriori verifiche, nello specifico a murature, travi, pilastri e solai. Sempre nello stesso municipio, al nido Stella Stellina, a Marconi, è stata chiusa un’aula.

Anche a Colonna il primo cittadino Fausto Giuliani ha voluto tranquillizzare tutti spiegando che la situazione è sotto controllo. Danni concreti non si sono registrati, stiamo valutando casi di cornicioni danneggiati, qualche casa dovrà essere sgomberata ma a titolo precauzionale. Gli uomini della Protezione Civile stanno valutando caso per caso”, ha spiegato. Il sindaco ha messo a disposizione il palazzetto dello Sport per tutte quelle persone che non vogliono rientrare perché hanno paura.

“In alcune abitazioni del centro storico si sono verificate piccole crepe e caduta di intonaci. La situazione più critica si registra presso la casa parrocchiale, dove parte della quale è stata resa inagibile”, fanno sapere dalla Protezione civile. Questa mattina le scuole e le strutture utilizzate dalle associazioni presenti sul territorio sono state chiuse per permettere di effettuare le verifiche necessarie.

In mattinata è arrivato anche il bilancio dell’Agenzia Regionale di Protezione Civile del Lazio: “Subito dopo la scossa di terremoto con epicentro a Colonna tutte le squadre di volontariato di Protezione civile dei Castelli Romani sono uscite sul territorio in perlustrazione – si legge nella nota. – È stata immediatamente attivata l’Associazione Nazionale degli Ingegneri che ha inviato alcune squadre nei punti più critici tra i quali Colonna e Montecompatri. A Montecompatri è risultata avere alcune lesioni la chiesa Santa Maria Assunta in Cielo ed è stata dichiarata inagibile la casa parrocchiale adiacente al Duomo, mentre a Colonna i Vigili del Fuoco stanno ancora operando le verifiche di agibilità di alcune abitazioni. Sono stati aperti i Centri Operativi Comunali di Montecompatri, Colonna e San Cesareo”.

 

 

 

 

 

 

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