Virginia Raggi e 4 anni di mala-gestione
Virginia Raggi dopo una pessima gestione si ricandida a sindaco di Roma, nonostante l'ombra della pro-gender Cirinnà dei dem, spunta l'alternativa rappresentata da Monica Lozzi ( Italexit) attuale presidente del VII Municipio
Non è una novità, che Virginia Raggi ( Movimento 5 Stelle) si ricandiderà al Campidoglio dopo il suo primo mandato di quattro anni iniziato nel 2016. Tuttavia, nonostante la prodiga sindaca pentastellata venne vista come il cambiamento all’inizio del suo primo mandato, la situazione civica e sociale a Roma è peggiorata notevolmente. Strade distrutte, spazzatura ovunque, aumento della criminalità in periferia e anche l’aumento della tensione sociale anomica in diverse aree del territorio locale di Roma Capitale.
Non vengono nemmeno rispettate più le regole normative del Codice della Strada, non vi sono più vigili urbani addetti alla regolamentazione del traffico, aumento degli incidenti stradali e quindi la sintesi di una gestione negativa di cui tutti i cittadini romani ne stanno risentendo. La Raggi non ha fatto nulla di concreto sul piano civico-sociale, nessun combattimento alla criminalità organizzata e locale se non solo attacchi al movimento politico di estrema destra Casa Pound Italia, il quale più volte ha espresso posizioni di solidarietà e di supporto nei riguardi del tessuto sociale della Capitale.
Ora si dovrà vedere come cambierà la situazione in base alle nuove elezioni amministrative. Oltre alla Raggi concorrono altre due donne, l’antifascista pro LGTB del politicamente corretto Cirinnà del PD e una nuova possibile risoluzione politica. Non a caso dopo il lancio del partito sovranista del senatore Gianluigi Paragone Italexit, pare che si candiderà al Campidoglio Monica Lozzi presidente del VII Municipio Romano che ha lasciato il Movimento 5 Stelle alcuni mesi fa. Sicuramente per poter sistemare a livello di gestione politica e civica servirà una formazione partitica sovranista che possa adeguatamente tutelare i cittadini.